I BTS sono una bomba (anzi una dynamite) e niente, praticamente è impossibile non amarli
Non esiste un giorno in cui almeno uno di loro (e sono sette) non si trovi in tendenza su twitter. Nemmeno uno. Se Jungkook cambia colore di capelli come successo nei giorni scorsi, ecco che i milioni di fan rispondono presente andando in brodo di giuggiole e mandando in tilt i social, per non parlare delle ricorrenze come compleanni/anniversari di performance o #tbt particolarmente riusciti . Il 30 dicembre, per esempio, per il compleanno di V alias Kim Taehyung, un gruppo di aficionados ha raccolto una cifra astronomica per per regalargli un messaggio personalizzato e scintillante sul Burj Khalifa. I BTS sono una bomba (anzi una dynamite); RM, Jin, Suga, J-Hope, Jimin, V e Jungkook sono sul tetto del mondo e il loro successo supera latitudini e longitudini e persino il lost in traslation inevitabile per il mondo occidentale alle prese con la loro lingua madre, il coreano. Il Time li ha nominati Entertainer dell'anno 2020, hanno superato tutti i record immaginabili, il loro concerto virtuale in piena pandemia ha inanellato una serie di numeri sbalorditivi tra cui un guadagno di 20 milioni di dollari per 90 min di live. #cosmolovesBTS, l'accendiamo?
Parlare di k-pop è riduttivo per i BTS, acronimo di Bangtan Boys, insieme dal 2013 ma uniti nel sudore anche prima, nei duri anni da trainee in attesa del debutto. A fare la differenza e a lanciarli verso il successo internazionale, i messaggi importanti lanciati nelle loro canzoni, che sì, per essere apprezzate al meglio hanno bisogno di google translate, ma ne vale assolutamente la pena. Le difficoltà di una generazione, le aspettative, la solitudine, il peso del successo, la salute mentale, tanti i temi che si intrecciano nei loro album, che sono una miscellanea di stili e culture. Il tutto condito da un'immagine vincente, genuina e gentile: niente supponenza ma tanta "condivisione", umiltà a non finire, e un look fluido che abbraccia alla perfezione il credo della Gen Z. Un consiglio? Dynamite, la loro prima canzone tutta in inglese, ha fatto il botto (anche in Italia dove è stata certificata disco di platino ndr) ma deve essere solo il punto di inizio per scavare e andare a fondo nella loro immensa e versatile discografia.
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Filo Vals ci racconta il suo album d'esordio: «L'arte è svago, la musica è vitalità» Venerdì 22 gennaio è uscito Filo Vals (Papaya Records/Sony Music Italy), l'album d'esordio omonimo del cantautore romano Filo Vals. Scritto in quattro lingue e prodotto insieme a Iacopo Sinigaglia, il progetto include otto brani inediti, a cui si aggiungono Occasionale, Bellissima noia e Insonne. «Il titolo - ci dice il cantautore - è stata una scelta precisa. Volevo seguire la tendenza degli anni '60 e '70 di dare all’album d’esordio il nome dell’artista per divulgare ciò che era importante in quel primo step. Non per mitomania». di Grazia Cicciotti
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Sanremo, Fiorello ironizza sul pubblico di C'è posta per te: frecciatina per Maria De Filippi? Fiorello è stato ospite in collegamento via di Fabio Fazio nell’ultima puntata di Che tempo che fa. L’argomento principale della chiacchierata con Fazio? Ovvio, il Festival di Sanremo e le “strampalate” idee di Amadeus... Con la sua solita ironia, lo showman ha preso in giro l’amico: “Il 2021 sarà la fine della mia carriera: questo uomo, Amedeo Sebastiani, mi porterà alla rovina. È un pazzo”. “Mi chiama la mattina e mi dice ‘Ho avuto un’idea bellissima, prendiamo il pubblico e lo mettiamo in una nave’”. E ancora: “Stamattina mi ha chiamato e mi ha detto ‘Pensa se due giorni prima di partire io mi ammalo e Sanremo lo conduci tu’”. Secondo il racconto di Fiore, Amadeus ha anche detto: “l’Ariston in quelle cinque serate non è più un teatro ma uno studio televisivo. Da pubblico pagante a pubblico pagato è un attimo. Sarà quello: avremo il pubblico di C’è posta per te, gli stessi”. Frecciatina per Maria De Filippi? (Foto: Kikapress - Music: "Summer" from Bensound.com)
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Franco e Beppe Baresi cantano insieme a 'Che Tempo Che Fa' Ospiti di 'Che Tempo Che Fa' su Rai3, i fratelli Baresi si sono esibiti in una versione contemporanea dello storico duetto che anni fa vide protagonisti Coppi-Bartali. Il brano, che verteva sulla rivalità dei due ciclisti, è stato reinterpretato dai due calciatori con un finale pacifico: «Saremo per sempre fratelli a San Siro». www.raiplay.it
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Al loro fianco (e la loro vera fortuna), gli Army come viene chiamato il loro "esercito" di fan, iniziali di Adorabile Representative MC for Youth, nome da cui si evince la loro mission di essere portavoce dei giovani e delle loro battaglie. La Corea del Sud se li tiene stretti, (grazie a loro il turismo, la cultura e l'economia sudcoreana sta vivendo un momento di massimo splendore) tanto da aver creato una legge ad hoc per posticipare più in là possibile la leva obbligatoria: la nuova norma "salva-BTS", infatti, consente agli artisti pop di fama di rimandare l'oneroso servizio militare fino ai 30 anni.
"Ci siamo fatti strada lentamente, ci sembra di essere cresciuti insieme. E ora ci conosciamo a un livello più profondo", le parole di JungKook al TIME, che ricorda come "in un'era segnata da così tanta angoscia e cinismo" la band sia rimasta fedele al loro messaggio di "gentilezza, connessione e auto-accettazione", con la musica ma anche tutto il corollario (per esempio donando 1 milione di dollari al movimento Black Lives Matter ndr). Il prossimo record da infrangere fa rima con Grammy e la sensazione è che anche questo primato verrà agguantato. Per concludere, pandemia permettendo, a quando un concerto in Italia?! Cause I-I-I'm in the stars tonight/So watch me bring the fire and set the night alight...