Sanguinamento dal naso, cause e rimedi
Con l'innalzamento delle temperature, dovuto all'arrivo della stagione estiva, aumenta il rischio di epistassi, soprattutto nei bambini. Con questo termine scientifico ci si riferisce al sanguinamento dal naso. È un disturbo molto diffuso che ha colpito il 60% della popolazione mondiale almeno una volta nella vita.
Il termine epistassi deriva dal greco epìstaxis che letteralmente significa "gocciolamento di sangue" da una zona del corpo. È un disturbo benigno che colpisce anche gli adulti in estate e non solo. Solitamente l'epistassi è provocata da uno stato di secchezza o irritazione della mucosa interna del naso che sfocia in una vera e propria rottura dei vasi sanguigni di questa area ben localizzata. A scatenarla durante la stagione estiva può essere l'esposizione ai raggi solari e alle temperature troppo calde.
Tra le cause più comuni ci sono anche riniti, raffreddore, allergie, sinusite. A volte basta solo soffiarsi più forte il naso per provocare un leggero sanguinamento dal naso. Il sintomo più evidente dell'epistassi è proprio la perdita di sangue dal naso: all'inizio possono essere solo poche gocce che possono essere seguite da una fuoriuscita abbondante o una vera e propria emorragia.
Cosa fare in caso di epistassi
Quando si verifica occorre prima di tutto chiudere la narice interessata facendo una leggera pressione con le dita. La testa non va inclinata verso l'alto e non bisogna sdraiarsi. L'ideale è piegare la testa in avanti verso il mento. Così facendo si riduce l'afflusso di sangue alla testa e si contribuisce anche a chiudere le valvole delle vene del collo. La pressione sulla narice interessata va allentata dopo qualche minuto per accertarsi che non fuoriesca più sangue.
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Si consiglia di inserire nella narice interessata del cotone idrofilo imbevuto di acqua ossigenata. Se la fuoriuscita persiste occorre rivolgersi ad un medico o recarsi presso il pronto soccorso. Vi sono dei rimedi naturali che consentono di bloccare efficacemente la perdita di sangue dal naso: molto utilizzato è l'aceto di mele diluito all'acqua. Quest'ultimo si applica su una garza, con la quale si tampona la narice interessata. Questo tipo di aceto aiuta a cicatrizzare velocemente i capillari sanguigni. Invece per eliminare i piccoli grumi di sangue che rimangono nelle narici dopo l'epistassi utile è ricorre ad una soluzione di acqua e sale.
Come prevenire l'epistassi
Per prevenire questo disturbo fastidioso, soprattutto quando si è fuori casa, sarebbe utile evitare di esporsi a forti sbalzi di pressione. Durante la stagione estiva non bisognerebbe uscire nelle ore più calde così da non rischiare eventuali colpi di calore che possono scatenare questo disturbo.
Seguire una dieta bilanciata soprattutto ricca di vitamina K e vitamina C aiuta a favorire la coagulazione del sangue e a ridurre la comparsa di questo problema. Tra i rimedi della nonna tanto in voga per prevenirlo vi è quello di bere una tisana di menta. Questo tipo di erba oltre ad avere proprietà antinfiammatorie aiuta a bloccare il sanguinamento nasale stimolando la cicatrizzazione: l'ideale è bere la tisana dopo che si è verificata l'epistassi e nei due o tre giorni successivi.