Stai usando una versione precedente del browser. Usa una versione supportata per vivere al meglio l'esperienza su MSN.

Acquisto, ristrutturazione e vendita di immobili: ecco perché è attività commerciale

Logo idealista idealista 23/02/2023 Redazione
Real Estate © gtres Real Estate

In quali casi l’acquisto, la ristrutturazione e la vendita di immobili si configura come attività di impresa? A chiarirlo è stata la Cassazione. Una precisazione importante, dal momento che in tale caso si rende necessario versare i tributi corrispondenti. In particolare, secondo quanto chiarito, è legittimo l’avviso di accertamento per Irpef e Iva a carico del contribuente che acquista un edificio, lo ristruttura, ne ricava un numero di unità immobiliari superiore a quello originario e poi le vende singolarmente a terzi estranei all’ambito familiare. In questa situazione si parla di attività di impresa esercitata in maniera abituale, in quanto protratta per un apprezzabile periodo di tempo.

A dirlo è stata la Cassazione con la sentenza n. 36992 del 16 dicembre 2022. Secondo quanto sottolineato dalla stessa Cassazione, “per costante orientamento giurisprudenziale, la nozione civilistica e quella tributaria di ‘imprenditore commerciale’ divergono per il profilo dell’organizzazione, necessario solo per l’ambito civile, non per quello tributario dove è sufficiente la ‘professionalità abituale’, anche se non esclusiva dell’attività economica”. E con “esercizio per professione abituale” si intende l’esercizio dell’attività “con caratteri di stabilità e regolarità” e “per un apprezzabile periodo di tempo”. 

Un consolidato orientamento della Cassazione, inoltre, ritiene che la qualifica di imprenditore può essere attribuita “anche a chi semplicemente utilizza e coordina un proprio capitale per fini produttivi”. Ma non solo: l’esercizio dell'impresa “può esaurirsi anche con un singolo affare, in considerazione della sua rilevanza economica e delle operazioni che il suo svolgimento comporta”.

Un’interpretazione che è stata fatta propria anche dall’Agenzia delle Entrate. In particolare, con la risposta all’interpello n. 426/2019, l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che “l’esercizio dell’impresa può esaurirsi anche con un singolo affare, in considerazione della sua rilevanza economica e delle operazioni che il suo svolgimento comporta”. 

Scegli tu!
Scegli tu!

Altro da idealista

image beaconimage beaconimage beacon