Stellantis, l’appello di Airaudo: «Draghi trovi un minuto per chiamare Tavares»
«Draghi trovi un minuto per chiamare Tavares. È il momento di fare sentire la voce dell’Italia e di Torino perché giochino un ruolo nel gruppo Stellantis». Così Giorgio Airaudo, segretario generale della Fiom Piemonte, commenta la visita dell’ad Carlos Tavares nelle fabbriche torinesi del gruppo.
«Tavares visitando gli stabilimenti italiani del gruppo e venendo più volte a Torino - osserva Airaudo - fa il suo mestiere di top manager. Ed è buon stile di relazioni europee incontrare i rappresentanti dei lavoratori. Tocca alla politica locale e al governo nazionale chiedere per il Paese più volumi, più investimenti, più modelli per gli stabilimenti italiani, in particolare per Mirafiori. Siamo nei primi cento giorni in cui si definiscono i piani industriali». Secondo Airaudo, il problema dei costi del sistema di fornitura degli stabilimenti Fca, in particolare di quelli torinesi, su cui si è soffermato Tavares, «è noto da tempo».
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Tumori sangue, summit di 600 ematologi: cure e farmaci innovativi Roma, 22 apr. (askanews) - Oltre 600 ematologi di tutto il mondo si incontrano, il 26 e 27 aprile, per il convegno "Leukemia 2021", il meeting biennale dedicato alle leucemie e non solo, promosso da Ail per fare il punto sui progressi scientifici, i risultati e le cure sperimentali in tema di tumori del sangue, dai mielomi ai linfomi fino alle leucemie. La ricerca scientifica nel campo delle malattie tumorali del sangue avanza a grandi passi: trattamenti senza chemioterapia, terapie mirate, farmaci orali e combinazioni di farmaci sempre più efficaci, meglio tollerati e che assicurano maggiore sopravvivenza. Tra le più recenti novità di questi ultimi 2-3 anni si parlerà dell'arrivo di farmaci mirati alle mutazioni maligne della Leucemia Mieloide Acuta; si discuterà anche dei risultati ottenuti con farmaci non chemioterapici che portano a remissione completa e profonda i pazienti affetti da Leucemia Linfoblastica Acuta Ph+ ad alto rischio; si approfondiranno le immunoterapie più avanzate come la CAR-T e gli anticorpi bispecifici, utilizzati con risultati molto incoraggianti nei Linfomi non Hodgkin aggressivi e nel Mieloma. "In questo meeting - spiega il prof. Angelo Michele Carella, ematolo e coordinatore di Leukemia - verranno discussi i progressi reali nella biologia e nella terapia delle leucemie acute e croniche, delle mielodisplasie, delle sindromi mieloproliferative croniche, dei linfomi e dei mielomi. Si può dire che oggi la biologia molecolare, la genomica, la genetica e anche l'istopatologia ci hanno permesso di fare dei progressi importantissimi, da quando le malattie del sangue erano incurabili ad ora, con farmaci specifici che sono in grado di bloccare mutazioni genetiche che causano la malattia". La collaborazione virtuosa tra AIL e Leukemia va avanti da tempo. Un sodalizio nato da un idea del professor Sergio Amadori, Presidente Nazionale AIL. AIL ha sostenuto negli anni centinaia di progetti di ricerca attraverso la raccolta di fondi investiti per finanziare lo sviluppo di nuove terapie che hanno rivoluzionato l'ematologia. "Lo scopo di questo convegno Leukemia 2021 - spiega il prof. Sergio Amadori Presidente Nazionale AIL - è quello di fare il punto di situazione sullo stato di avanzamento della ricerca clinica dei tumori del sangue. Negli ultimi 5 anni ci sono stati progressi straordinari, grazie all'alleanza fra ricercatori ematologi e industrie farmaceutiche: uno che scopre le cause geneticomolecolari delle malattie e un altro che produce i farmaci intelligenti. Tante sono le novità e tanti gli spunti di ricerca. Noi vorremmo fare presente dove siamo e dove stiamo andando, con l'obiettivo di guarire tutti i tumori del sangue. Ci stiamo avvicinando a questo traguardo".
Il Sole 24 Ore
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Il Sole 24 Ore
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Il Sole 24 Ore
L’amministratore delegato ha confermato gli impegni per l’Italia e per Torino, spiega in una nota la Fiom torinese. «È un fatto positivo - commenta Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino - che Tavares abbia incontrato i rappresentanti dei lavoratori. I delegati della Fiom hanno fatto presente che l’attuale piano industriale non è sufficiente a saturare gli impianti torinesi e che servirebbero nuovi modelli e maggiori volumi produttivi in grado di garantire la cessazione degli ammortizzatori sociali. La cassa integrazione sta continuando e siamo entrati nel quattordicesimo anno consecutivo di utilizzo dello strumento. C’è bisogno di un cambio di rotta deciso rispetto al passato Torino può ancora dare molto all’industria dell’auto perché sono 120 anni che costruiamo automobili e siamo uno dei pochi luoghi al mondo in cui sono presenti tutte le competenze e le capacità dal design, alla progettazione, dall’ingegnerizzazione alla produzione con ancora un vasto indotto, seppur molto ridimensionato in questi anni proprio a causa della mancanza di volumi produttivi. Per il rilancio degli stabilimenti servirebbe inoltre un ricambio generazionale con l’ingresso di giovani visto che l’età media a Mirafiori e Grugliasco è di 53 anni».
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